La peculiarità del mio percorso professionale sta sicuramente nel fatto che “pur” donna ho raggiunto posizioni di vertice divenendo la prima in Italia a rivestire il ruolo di Amministratore Delegato nel settore dei trasporti, per cui vinsi nel 2004 il premio Mela d’oro Marisa Bellisario per la sezione manager.

Sinceramente non ho incontrato grandi difficoltà lungo la mia strada professionale, ma non perché siano mancati gli ostacoli, dovuti soprattutto a quei manager di mio pari livello che non vedevano di buon occhio una giovane donna al comando, quanto per il fatto di essermi sempre posta “tranquilla” nelle mie scelte e azioni, rassicurata dalla piena consapevolezza di quello che sapevo ed ero certa di essere in grado di fare. Un amico imprenditore così mi suggerì: “Devi essere molto sicura su quello che sai e molto umile su quello che non sai”. E difatti nel mio lavoro ho trovato utile essere dura su ciò che dominavo e mai arrogante su quello che non conoscevo. La consapevolezza, che a mio avviso è un’importante caratteristica della leadership, mi ha permesso sia di superare gli ostacoli sia di trasferire tranquillità ai miei collaboratori.

Laureatami in Lingue e Letterature Straniere a Bologna e successivamente dedicatami all’insegnamento per alcuni anni durante il periodo di infanzia delle mie due figlie, ho poi approfondito la mia specializzazione nell’ambito marketing, comunicazione e vendite, con corsi e un Master in Business Administration e lavorando come Responsabile Marketing all’Aeroporto di Bologna; giungendo quindi nel 1996 a rivestire il ruolo di Direttore Commerciale e Marketing dell’Aeroporto di Venezia, dove ho svolto un grande lavoro nella definizione dei piani di sviluppo e di gestione e redditività di tutte le attività commerciali.

Nel 2002 mi è stata offerta l’opportunità di divenire Amministratore Delegato della Geasar S.p.A., società di gestione dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda: un contesto complicato dove erano pochi i voli e difficili i rapporti con le compagnie aree che servivano il territorio. Avevo l’esigenza di creare qualcosa che tenesse in piedi un business che in realtà funzionava solo da giugno a settembre: ho aperto il primo Feltrinelli della Sardegna, ideando un progetto di centro commerciale che avrebbe tenuto in vita l’Aeroporto tutto l’anno, attivando addirittura al suo interno un corso di Laurea in Economia del Turismo. È stato un grande successo, esempio di come una certa propensione a uscire dal proprio perimetro, propria del ragionamento laterale che ho notato mancare in molti manager, si sia rivelata sicuramente premiante. In linea con la volontà della Proprietà, ho lavorato per la creazione di valore a lungo termine, secondo un approccio a mio avviso tipicamente “femminile” poiché le donne per natura hanno uno sguardo “materno” rivolto in avanti e, allo stesso tempo, sono più disposte a rinunciare a quei premi facilmente ottenibili sul breve.

Un altro mio elemento di forza che è stato e ritengo continui a rivelarsi vincente anche in Hera, alla cui Direzione sono salita 2006, è sicuramente la mia capacità di fare squadra con tutti, e non solo con la prima linea. Proprio la rete delle figure che rivestono ruoli meno alti, infatti, mi ha sempre difesa, mossa da una sincera riconoscenza verso chi ha sempre distinto e premiato l’impegno delle proprie persone e ha creato nuovi posti di lavoro offrendo a molti delle opportunità. Queste persone si fidano di me, sanno che mai le tradirei, e proprio con questo impegno a sviluppare e consolidare la politica aziendale in materia di uguaglianza sul lavoro, pari opportunità e valorizzazione delle diversità ricopro nel Gruppo dal 2011 anche il ruolo di Diversity Manager.

Valorizzare le differenze e creare inclusione rientrano sicuramente in una modalità di leadership che consente a tutti di lavorare meglio e potenziare le performance

Una leadership esemplare, dunque, che preveda inclusione, capacità di lavorare con ciò e con chi si ha a disposizione e che non ammetta il tradimento verso le proprie persone.

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